Manu Herrera

Dopo aver lasciato l'Elche, Manu Herrera inizia una nuova avventura professionale con il Real Zaragoza, dove affronterà la sfida di portare una squadra di tradizione di Prima Divisione, ma che per la sua terza stagione consecutiva è in Seconda. Una sfida che, a quasi 34 anni, il portiere madrileno affronterà con piena fiducia, speranza ed esperienza: tre elementi che formano una combinazione perfetta per dare garanzia tra i pali del club di Aragona. 

31 Luglio 2015 - Scritto da Davide Fusco

Ficha

Nome: Manu Herrera
Soprannome: Manu
Luogo e data di nascita: Madrid, 29 settembre 1981 (33 anni)
Club attuale: Real Zaragoza
Altezza: 1.92m
Anno del debutto: 1999

CARRIERA

  • Real Madrid C (2000/2001)
  • UD Casetas (2002/2003)
  • Palamós (2003/2004)
  • Levante B (2004/2007)
  • Eibar (2007/2008)
  • Levante (2008/2010)
  • Alcorcón (2010/2012)
  • Elche (2012/2015)
  • Real Zaragoza (2015/...)

1. Hai 33 anni, ti trovi ad una età in cui molti portieri si trovano in difficoltà, mentre altri si trovano nel loro massimo splendore. Tu come ti senti? 
A dirti la verità non sò come mi sento. Cerco sempre di curarmi al meglio, vivo molto intensamente la mia professione e credo che sto arrivando ad uno dei momenti top della mia carriera. 

2. Com'è cambiato, data la tua esperienza, il ruolo del portiere? 
Negli anni '90 il ruolo si limitava soprattutto all'interno dell'area. Ora ci sono molte più cose che un portiere deve saper fare: dal gioco con i piedi, le uscite, il tempo di reazione, il lavoro mentale... Questo cambiamento si nota perchè il livello dei portieri si è alzato molto in Spagna. 

3. Com'è stato il lavoro con Marcos Abad, l'allenatore dei portieri dell'Elche?
Sostanzialmente propone allenamenti molto dinamici. I suoi allenamenti sono perfettamente pianificati, e programma ogni allenamento settimanale in base all'avversario che si incontra la domenica. Durante i tre anni nei quali ho lavorato con lui ha sempre fatto un lavoro di fino... ovviamente perchè non ha quasi mai sbagliato. 

4. In cosa è cambiato Manu Herrera, come portiere, con il passare degli anni?
In sostanza ho acquistato fiducia e potere decisionale. Un portiere deve avere chiaro il suo ruolo in campo. Prendere decisioni è fondamentale, perchè si devono prendere in un decimo di secondo. Credo di essere arrivato ad avere fiducia nei miei mezzi e a prendere decisioni in totale libertà.

5. Quali sono le differenze principali che nota un portiere tra Prima e Seconda Divisione?
Si nota un cambio, è vero; ma devo dire che ora il livello della Seconda Divisione si è alzato moltissimo. La differenza è che in Prima Divisione non c'è il tempo per pensare. Se tardi un secondo, prendi gol. E' essenziale avere agilità mentale, avere un certo equilibrio con una buona preparazione fisica.

6. Stai utilizzando dei guanti Uhlsport… Parliamo delle tue preferenze sul materiale.
A dire il vero ho sempre preferito il RollFinger, mi dà più sicurezza, soprattutto nella presa. Al momento sto utilizzando una mescola tra taglio negativo e RollFinger, ottenendo una sensazione di comfort e comodità perfette. Come ti ho detto, soprattutto nella presa; il bloccaggio è l'azione che ripete di più un portiere e nella quale hai bisogno di avere maggiore sicurezza, perchè ti fa giocare con più decisione. 

7. Hai provato il palmo Aquasoft di Uhlsport?
L'ho provato, sí, ed è vero che fa la differenza. Ora stesso sto giocando con questo palmo (Absolutgrip) e non voglio fare prove né esperimenti con altri. Se deciderò di cambiare, ne proverò degli altri, ma non sono solito provare i guanti durante la stettimana. Se gioco con dei guanti, li uso sia ad allenamento che alle partite.

8. Quanti guanti sei solito usare in una stagione?
In media 35 paia di guanti. Credo che cambio i guanti ogni quattro o sei partite. Dipende anche dal momento della stagione. In inverno, soprattutto in partite con pioggia o fango, i guanti soffrono di più che in estate. 

9. Che cura riservi ai tuoi guanti?
Dopo ogni partita li lavo, li metto nel borsone... il giorno seguente li tolgo e li lascio fuori per 24 ore in modo che si asciughino, ma non completamente. Se si asciugano del tutto, poi non mantengono lo stesso grip di prima. Dopo questo periodo di quattro/sei partite, li lascio per gli allenamenti. 

Lanzamientos a bocajarro

GIOCO CON I PIEDI. Claudio Bravo

PRESA DI DECISIONI. De Gea

UNO STADIO. San Mamés

UN ATTACCANTE. Leo Messi

UN ALLENATORE. Anquela

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