I 5 ingaggi più sorprendenti nell'ultimo giorno di calciomercato

Siamo a poche ore dalla chiusura del calciomercato, una data in cui tutti noi sportivi vorremmo essere giornalisti per la quantità di sorprese che ci aspettano... Soprattutto durante l'ultima ora. Rivediamo i 5 ingaggi storici in Spagna durante il mercato estivo?

31 Agosto 2015 - Scritto da Pedro Mayo

Sta per scoccare la mezzanotte. Alle 23.59 termina si chiude il mercato. De Gea sta occupando tutte le testate giornalistiche più importanti riguardanti le notizie di calciomercato, ma ci sono sempre delle sorprese dietro l'angolo. Se sei un giornalista, questa è sicuramente la giornata giusta per bere caffè a tutte le ore e avere il pc sempre aggiornato. Perchè nel fax della Lega LFP la sorpresa può essere sempre a portato di mano. E ora vi dico quali sono stati secondo me i 5 migliori ingaggi avvenuti durante i mercati estivi. 

5. MARADONA AL SIVIGLIA (1992)

Maradona Sevilla_0.jpg

Non era sicuramente uno dei momenti migliori della sua carriera... Ma era pur sempre Maradona. Dopo aver trionfato nel FC Barcellona e aver incantato il mondo intero durante la sua avventura a Napoli, Diego Armando Maradona aveva toccato il fondo. Principalmente per i suoi problemi extra-sportivi. Ma il giocatore argentino aveva un nuovo obiettivo: la Coppa del Mondo USA 94. A suo malgrado, doveva lasciare Napoli e riprendere in mano la propria carriera sportiva.

Dopo diverse giornate senza arrivare ad un accordo, fu necessario riunirsi nella sede neutrale della FIFA a Zurigo. Servirono diverse ore di riunione tra il segretario generale della FIFA, (Joseph Blatter come mediatore) e i presidenti del Siviglia (Luis Cuervas) e del Napoli (Corrado Ferlaino) per arrivare ad una conclusione della negoziazione. 

Era così importante questa operazione di mercato, che dovettero intervenire addirittura i dirigenti della federazione spagnola e italiana:  Ángel María Villar e Antonio Matarrese, si presentarono nella riunione per proteggere gli interessi dei club iscritti della propria federazione.

Nel mentre, Maradona stava aspettando l'esito in un hotel di Siviglia accompagnato dalla moglie, Claudia, le sue figlie Dalma e Giannina, la suocera e don Diego, il capofamiglia. Ad inizio giornata, mentre venivano decise le sorti del suo futuro a Zurigo, il giocatore del Siviglia Diego Rodriguez accompagnava Maradona a vedere delle ville nel capoluogo dell'Andalusia nel caso in cui fosse andato a buon fine il trasferimento. In seguito una sessione di palestra. Dopo ogni esercizio, Diego andava dai giornalisti argentini, italiani e spagnoli a chiedergli se si sapesse qualcosa. Ma le risposte erano sempre negative.

Erano quasi le 15.00, nel bel mezzo del pranzo, e squillò il telefono: era Marcos Franchi, il procuratore di Maradona, l'uomo che lo aveva abbracciato all'uscita dal carcere, e finalmente gli comunicava l'accordo. 

Maradona aveva un contratto con il Napoli che lo legava fino a fine giugno del 1993, ma i 7,5 milioni di dollari del Siviglia lo liberarono dal contratto.

Maradona finì di mangiare e si concese ai giornalisti. Abbracciato a Claudia, esprimeva la propria allegria per la nuova tappa della sua carriera: "Voglio ripagare la fiducia della tifoseria a suon di gol e rendere la squadra ancora più competitiva", lasciando irrisolti però i dubbi sulla sua forma fisica: "al momento il mio limite è di 45 minuti, ma con l'appoggio del pubblico, posso dare ancora di più".

4. LUÍS FIGO AL REAL MADRID (2000)

Figo.jpg

Luís Figo era il giocatore simbolo del FC Barcellona. Una squadra che veniva da una stagione ('99/00) non troppo positiva, lasciando chiaro però il ruolo di Figo nella squadra: idolo assoluto. La storia del passaggio più polemico del calcio spagnolo nacque durante gli Europei del 2000. Durante questo torneo, un club italiano (tutti scommettono si trattasse dell'Inter) si mise in testa di pagare la clausola rescissoria presente nel suo contratto.

Dopo quest'informazione, il procuratore del calciatore dell'epoca, José Veiga, si recò dal presidente José Luis Nuñez (quell'anno era il passaggio della presidenza a Joan Gaspart) per presentargli l'offerta: il presidente pensò però che si trattasse di un modo per migliorare il suo contratto.

Alcune settimane dopo Florentino Perez, a quell'epoca candidato alla presidenza del Real Madrid con poche chance di vincere, data la recente vittoria dei blancos della 7ª Coppa Europea con a capo Lorenzo Sanz, si mise in contatto con Veiga con la volontà di pagare la clausola di Figo in caso di vittoria delle elezioni. Il portoghese parlò con Nuñez, dicendogli: "Non credi a quello che dico?" La risposta del presidente, pensando che si trattava semplicemente di un lampo del portoghese per ottenere un miglioramento d'ingaggio: "No, se loro pagano la clausola tu lasci il club".

Ascoltando questo, Figo ascoltò la proposta di Florentino. José Veiga firmó un bozza di accordo di passaggio al Real Madrid e nel caso in cui una delle due parti si fosse tirato indietro, avrebbe dovuto pagare una penale di 30 milioni di €. Figo però non aveva firmato nulla. Chi si era preso tutta la responsabilità fu il procuratore José Veiga. Nel caso in cui Figo avesse detto di no al Real Madrid, il rappresentatne avrebbe dovuto pagare l'intera penale.

Intanto Figo aveva appena finito di giocare un sensazionale Europeo con il Portogallo ed era in vacanza, con tutta la pressione mediatica addosso. Anche da parte del futuro presidente del Barcellona Joan Gaspart.

Il cosiddetto "effetto Figo" rese possibile, contro ogni pronostico, che il 16 luglio del 2000 Florentino venisse eletto presidente de los blancos. Così quella stessa notte, secondo quanto veniva confermato dallo spoglio, tutti salirono su un aereo, con Veiga, destinazione Sardegna per portare Figo a Lisbona a firmare il contratto. Qui si firmò un documento che assegnava tutta la responsabilità a Luis Figo e non più al suo procuratore. Il 24 luglio il Lusitano non si presentò al primo allenamento del FC Barcellona. Venne ufficializzato il suo passaggio al Real Madrid per 60 milioni di Euro, diventando così un galactico.

Interruppe ogni genere di rapporto con il suo procuratore, per mancanza di onestà e lealtà.

Figo riconobbe in seguito di esser stato nervoso al momento di firmare il contratto con i blancos: "Nessuno sportivo del mondo avrà il coraggio di giocare con 100.000 persone contro"(dopo aver esordito con la maglia del Real Madrid nel Campo Nou)

3. RONALDO IL FENOMENO AL REAL MADRID (2002) 

Ronaldo Real Madrid.jpg

 

Dopo essersi quasi ritirato dal calcio, Ronaldo ritorno nell'Olimpo durante la Coppa del Mondo di Corea e Giappone del 2002. "Il Fenomeno" era tornato.  

Il 2 agosto del 2002 Cadena Ser annunciava la possibilità in cui Ronaldo avesse abbozzato un accordo con il Real Madrid. La notizia balzò su tutte le più importanti emittenti televisive, e Jorge Valdano, direttore sportivo madridista, fu costretto a convocare una conferenza stampa per ammettere che il Real Madrid era interessato ad ingaggiare il brasiliano... Nel caso in cui avesse lasciato l'Inter. Valdano ammise di aver avuto dei contatti con Alexandre Martins, rappresentante del calciatore, per uno scambio di informazioni, anche se a dire il vero l'Inter non voleva vendere né il Real Madrid comprare.

Però si erano aperti degli spiragli. Alexandre Martins, assicurava che il bomber brasiliano sarebbe rimasto tra le fila dell'Inter anche per la stagione successiva.

Il 5 agosto era la data fissata dal club nerazzurro per il ritorno dei nazionali che avevano partecipato ai mondiali, ma Ronaldo non si presentò.

Il 13 agosto vengono mossi i primi passi di avvicinamento tra Florentino Perez e Massimo Moratti, a Formentera. Il presidente dei nerazzurri affermava che Ronaldo sarebbe rimasto all'Inter, dato che i contatti avuti con il Real non erano stati soddisfacenti sotto il punto di vista economico. 

Interrotte le negoziazioni, Ronaldo fa ritorno a Milano per andare in ritiro con l'Inter. Atterrato all'aeroporto milanese di Malpensa fu "attaccato" da un gruppo di tifosi che gli gridarono: "Ora devi chiederci scusa".

Il 30 agosto, quando mancavano soli due giorni alla chiusura del calciomercato e i campionati erano già iniziati, Massimo Moratti in una dichiarazione ammise che c'erano ancora delle possibilità che il Fenomeno si trasferisse al Real Madrid grazie ad un cambio di marcia de los blancos.  Un altro indizio che portava a favore di questo trasferimento era stata l'esclusione dalla lista dei convocati per la finale della Supercoppa Europea contro il Feyenoord di Fernando Morientes.

Il Real Madrid annunciava alle 23.00 del 31 agosto (mancava solo un'ora alla chiusura del mercato) l'accordo raggiunto con l'FC Inter per Ronaldo per un valore di 35 milioni di Euro più un giocatore. Alla fine i due club non trovarono un accordo sul giocatore... e quindi il Real Madrid dovette pagare i restanti 10 milioni di € in contanti. 

Ronaldo fece il suo debutto durante il secondo tempo contro l'Alaves, siglando una doppietta in soli 20 minuti. E diventò una leggenda nei cuori blancos, per sempre. 

2. RIVALDO AL FC BARCELLONA (1997)

Rivaldo barcelona 01.jpg

La mattina del 14 agosto 1997, il Deportivo pensava di aver ricompattato il rombo magico del Palmeiras (Flavio, Djalminha, Rivaldo e Luizao); di certo il club di La Coruña voleva migliorare i risultati della stagione appena finita, per la cronaca conclusasi al 12esimo posto.por la noche,

Ma facciamo un passo indietro. Mercoledi 13 agosto: il Barcellona affrontava il Skonto di Riga nei preliminari di Champions League. Ronaldo non gioca, e tutto fa pensare ad un'imminente trasferimento all'Inter. La partita al Camp Nou è più dura del previsto, e il pubblico inizia a fischiare e a lamentarsi. Núñez e Joan Gaspart si spaventano e decidono di entrare in azione. Crescono le quotazioni di Rivaldo e incaricano Alberto Toldrà dell'operazione.

Giovedi 14 agosto: Toldrà viene visto nell'hotel dove risiede il Deportivo e si riunisce con Rivaldo e Mauro Silva. La conversazione è più o meno la seguente:

Toldrá: "Il Barcellona vuole pagare la clausola rescissoria. Sei disposto a trasferirti?"
Rivaldo: "Potrebbe essere una follia".
Toldrá: "Tu non preoccuparti. Pensaci su.".
Rivaldo: "Ne parlo con mia moglie".
Rivaldo: "D'accordo, contattami appena hai deciso qualcosa".

Alberto Toldrá abbandona la stanza e rimasero Mauro e Rivaldo. I due iniziano a confrontarsi:

Rivaldo: "Mauro, non so cosa fare".
Mauro: "Pensa se vuoi restare o meno. Se non vuoi andartene, chiedigli una cifra esagerata. Se dovessero accettare, valuterai... Ma pensa anche al tuo futuro. Se vuoi andartene, non pensarci due volte".

Rivaldo ne parla con sua moglie e decide di trasferirsi. Il calciatore fa trattare José María Minguella da parte sua.

Nonostante avesse già deciso il suo futuro, Rivaldo onorò la sua maglia fino alla fine, giocando una grande partita nella finale di un torneo estivo. La mattina successiva parte per Barcellona, supera le visite mediche e viene ufficializzato. Ronaldo si accasa a Milano e il Depor spende il suo bottino della clausola comprando Abreu, Manteca, Hadji, gli Scaloni... E riesce a salvarsi.

1. DE GEA AL REAL MADRID? (2015) 

De Gea Real Madrid.jpg

De Gea sembra che farà parte di questa lista di trasferimenti illustri... E complicati! A quest'operazione ci hanno lavorato Jorge Mendes e De Gea come attori principali, ma anche Van Gaal, Sergio Ramos e Keylor Navas. Mancano 6 ore alla chiusura del calciomercato e tutti pensano che sia solo una formalità il passaggio dal Barcellona al Real Madrid. Ma tutti siamo consapevoli, che l'ultima giornata di calciomercato offre sempre dei colpi di scena. 

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